a cura di Bruno Nacci 1) Non è molto consueto che un regista scriva romanzi (i copioni come sappiamo non sono romanzi), puoi spiegare se tra la tua attività letteraria e quella cinematografica c’è una priorità o una complementarità di qualche genere? Dico sempre che la scrittura dei romanzi è la mia libertà e la … Continua a leggere
Archivi tag: I libri migliori
Antonia Pozzi su Flaubert
di Matteo Vecchio* Antonia Pozzi, Flaubert negli anni della sua formazione letteraria, a cura di Matteo Mario Vecchio, con la collaborazione di Chiara Pasetti, Torino, Ananke, 2013 È in uscita presso Ananke, Torino, per mia cura, l’edizione critica della dissertazione di laurea di Antonia Pozzi (1912-1938), discussa con Antonio Banfi nel 1935 presso l’Università di Milano, … Continua a leggere
“Suite, o scioglimento” di Jean-Charles Vegliante
di Jean-Charles Vegliante. Amici dall’Italia mi chiedono testi poetici. Ma io scrivo solo testi poetici (se posso così dire), anche quando devo adempiere ai doveri comuni della vita accademica, ad esempio con relazioni scritte o brani di saggi. Mentre vado in facoltà – scale di casa, strade, metrò, altre strade – scribacchio ad esempio: “Le donne … Continua a leggere
Tre domande all’autore con racconto inedito: Emilia Bersabea Cirillo, una scrittura al femminile
a cura di Bruno Nacci 1) Nei tuoi racconti e romanzi, la donna ha un ruolo centrale, anche se non in chiave femminista. Ritieni che esista una letteratura al femminile? Sono una donna e in quanto tale racconto esistenze di donne, preferibilmente. Non credo che esista una letteratura al femminile, come sotto genere letterario. Esiste … Continua a leggere
La poesia di Mauro Sambi (con antologia di testi)
di Bruno Nacci Ogni poeta ambisce a una sua pur provvisoria genealogia. Mauro Sambi consapevolmente invoca Montale (quello dei Mottetti?), ma potrebbe anche fare sottovoce i nomi di Auden e di Shakespeare e Donne (ottimamente tradotti, e la traduzione fa parte integrante del suo corpus poetico) e Zanzotto, da cui forse ha appreso l’arte … Continua a leggere
“Diari newyorkesi” (rubrica di poesie e prose su New York): Caterina Davinio
a cura di Alessandro Polcri Caterina Davinio Poesie dalla raccolta inedita, Cadere all’infinito, 2012. *** New York A queste ore oblique i raggi sono lance tra i grattaceli si specchiano sulle superfici traballanti degli autobus fanno irreali apparizioni sulle facciate dei palazzi sui mattoni rossi di Harlem accendono le scalette antincendio posano sulle aiuole, ciuffi d’erba … Continua a leggere
L’Alma ingrata e la marmorea testa: Don Giovanni come “Eroe del nostro tempo”.
di Ignazio Licata* In più di un’occasione Goethe ha definito il Don Giovanni di Mozart-Da Ponte non un’opera d’arte ma L’Opera d’Arte. Il giudizio è particolarmente significativo per comprendere gli intimi equilibri dell’opera perché arriva da un intellettuale “universale”, sottile anello di congiunzione tra le due matrici essenziali e contrastanti della modernità, l’illuminismo tedesco ed … Continua a leggere
Alcuni discorsi di Dharma di due Lama Tibetani
di Dianella Bardelli * Lama Yeshe, Lama Zopa Rinpoce, Il potere della saggezza – la scienza interiore del Buddha, Chiara Luce Edizioni, Pisa, 2006 Questo libro contiene i discorsi tenuti da Lama Thubten Yeshe e dal suo discepolo Lama Thubten Zopa Rimpoce, sia durante un loro viaggio negli Stati Uniti nel 1974, che in altri … Continua a leggere
“Diari newyorkesi” (rubrica di poesie e prose su New York): Simone Marchesi traduce Walt Whitman
Whitman, il poeta che, come New York, contiene moltitudini e si contraddice [«Do I contradict myself? / Very well, then, I contradict myself; / (I am large – I contain multitudes)»], ci dona oggi nelle belle traduzioni di Simone Marchesi un antico ma ancora vivo ritratto di questa città che contraccambia amore («[…] as I … Continua a leggere
La poesia di Chandra Livia Candiani (con antologia di testi)
di Bruno Nacci Le poesie di Chandra Livia Candiani hanno come caratteristica principale, mi pare, una voce pacata, spesso interlocutoria, che, lontano da ogni tentazione simbolica, orfica o ermetica, esprime contenuti inquietanti ma tenuti a bada con l’antica arte del racconto fiabesco. Il loro cuore pulsante, ciò che le unisce e riaffiora costantemente, è un … Continua a leggere
Blog e critica letteraria. Riflessioni su un dibattito
di Marco Faini Nelle scorse settimane si è accesa una discussione piuttosto accanita sul rapporto tra blog letterarî e critica letteraria tradizionale. Il profilo dei contendenti e il prestigio delle sedi che l’hanno ospitata ne giustifica l’eco e consiglia, per chi non ne avesse notizia, di riferirne e, magari, di arricchirla con qualche riflessione: o, … Continua a leggere
Luciano Cecchinel, “Sanjut de stran”
di Sebastiano Aglieco * Luciano Cecchinel, “Sanjut de strab”, prefazione di Cesare Segre, Venezia, Marsilio, 2012 Lengua dà zendadura che scaturida tu zabotéa, tu pèrz la ziera, tu te incanta e tu crida che pò de òlta tu impenis la boca fa na ziespa madura ma par farte calèfa straca fa de ‘n òs dur … Continua a leggere
“Diari newyorkesi” (rubrica di poesie e prose su New York): “L’anima boricua e meridiana” di Filippo la Porta
Filippo La Porta ci dona un bel racconto sulla New York portoricana, scenario di un suo personale e significativo coinvolgimento nei ritmi musicali della città. Si tratta di una vera e propria guida per conoscere la vivace musica salsa e la sua ricca cultura, oltre che i locali dove ascoltarla. Ma c’è anche qualcos’altro che ci … Continua a leggere
Jack Kerouac, gli scritti teorici
di Dianella Bardelli* In Italia Jack Kerouac piace più ai semplici lettori che ai critici o agli studiosi di letteratura; inoltre in genere se ne ignora la ricerca teorica sulla scrittura, sullo stile in relazione all’oggetto del proprio scrivere. Questa, al contrario, fu sempre la sua preoccupazione e la sua occupazione primaria, senza la quale, … Continua a leggere
Arquà, l’ultima dimora del Petrarca
di Teresa Caligiure «Io non mi trovo né a Padova né a Venezia, città dove infuria la peste, ma fra i colli Euganei, in un luogo […] ameno e salubre, dove, attratto dalla bellezza del sito e dall’amor che mi porta, il signore di queste regioni, tuo amico, viene spesso a trascorrere del tempo con me».[1] … Continua a leggere
“Diari newyorkesi” (rubrica di poesie e prose su New York): “Il fiume evitabile, il fiume inevitabile”
Ripropongo una della prime puntate del Diari newyorkesi uscite su Nuok. Le vorrei ripubblicare tutte nei mesi a venire in modo da avere qui su Samgha la serie completa ed evitare dispersioni. Questa qui presentata è una generosa selezione di testi di Alessandro Carrera che rende bene l’idea della capacità di osservazione e di rielaborazione … Continua a leggere
Dentro fuori
di Sebastiano Aglieco Ho visitato la casa di Karen Blixen molti anni fa, nel corso di un viaggio in Danimarca. Mi stupì di quel viaggio – era il primo di tanti intrapresi successivamente nei paese del Nord – il rapporto strettissimo tra la luce delle stagioni estive e la pochissima ombra degli interni delle case. … Continua a leggere
Il proprio spirito in un altro corpo
di Cristina Annino* Conobbi la poesia di César Vallejo in occasione del primo esame di letteratura ispanoamericana all’Università di Firenze. Dovevo fare una comparazione tra lui e il nicaraguenze Rubén Dario. Poeti estremamente distanti tra loro, e non solo per i trent’anni di differenza anagrafica. Si trattava insomma di ripetere quel che avevo letto nei … Continua a leggere
Maria Pia Quintavalla, “China”, Milano, Effigie edizioni, 2010
di Ivano Mugnaini Qualsiasi libro a cui ci poniamo di fronte ci offre e ci chiede un certo grado di esposizione, ci domanda fino a che punto siamo disposti ad avvicinarci al fuoco e al gelo che contiene. Nella maggior parte dei casi il compromesso è relativamente prudente; ci si mantiene in una zona bene … Continua a leggere
«Che senso ha tutta questa litania» (da: Cesare Viviani, “Infinita fine”, Torino, Einaudi 2012)
di Giorgio Luzzi* Che senso ha tutta questa litania di conoscenze, se dice di amare chi è al suo fianco? Forse che la perfezione si raggiunge con la memoria e l’ossessione? O come un improvviso aperto bagliore solare, non in graduale crescita dall’alba, il coraggio di questa voce gridata sul paesaggio, aperta, ma anche inestinguibili … Continua a leggere
Giorgio Bassani e Primo Levi: due diversi approcci alla Shoah (e alla letteratura)
di Francesco Bausi* Nel 2012, cinquantesimo anniversario della prima pubblicazione del Giardino dei Finzi-Contini, sono apparse sia una nuova edizione completa del Romanzo di Ferrara di Giorgio Bassani (a cura di Cristiano Spila, Feltrinelli), sia, presso Einaudi, l’edizione riccamente commentata da Alberto Cavaglion di Se questo è un uomo di Primo Levi (uscito nel 1947, … Continua a leggere
Andrea Temporelli, “Terramadre”, Rovigo, Il ponte del sale, 2012
di Sebastiano Aglieco* È lo stesso autore a rivendicare nelle note di questo libro, uno «sviluppo nervoso, con improvvisi scatti anche all’indietro» della sua scrittura, «agglomerazioni provvisorie di poesie collassate in scritture sommerse», implose o addirittura rifiutate, e tra l’altro il libro si situa nelle complesse vicende cronologiche di composizione che hanno interessato anche Il … Continua a leggere
“Diari newyorkesi” (rubrica di poesie e prose su New York): l’occhio pittorico di Giorgio Luzzi
Giorgio Luzzi è un poeta ben noto al pubblico italiano soprattutto per i suoi notevoli ultimi tre libri composti di liriche visionarie e potenti (Predario, Marsilio, 1997; Talìa per pietà, Scheiwiller, 2003; Sciame di pietra, Donzelli, 2009). Quelli qui presentati sono quattro testi (i primi due inediti, gli altri tratti dalla sua ultima raccolta) legati da … Continua a leggere
Cristina Annino, “Magnificat. Poesie 1969-2009”, a cura di Luca Benassi, prefazione di Stefano Guglielmin, Puntoacapo (collana Format), Novi Ligure (AL), 2009
di Donato Di Stasi* 1. Magnificando Magnificat. Fra le voci più persuasive del teatro attuale della poesia, Cristina Annino lavora ferocemente e pazientemente con i segni dell’esistenza e della realtà; opera di taglio con contrazioni, cesure, anacoluti, rigenera le frasi idiomatiche, rende unici persino i pleonasmi. Parte sempre da una discorsività di basso livello, subitamente elevata … Continua a leggere
L’assenza di dio. Viaggio nel “Nuovo mondo” di Huxley
di Franco De Faveri* Un caso assai curioso dell’estetica della ricezione è offerto dal romanzo di Aldous Huxley Brave New World (1932) o “nuovo bel mondo” (l’inglese “brave” però è intraducibile, come illustrano bene le tre traduzioni tedesche, ciascuna di esse rende “brave” in modo diverso). La critica s’accanisce col senno di poi a saggiare … Continua a leggere
“Sinapsi” (Indiana editore 2012), Matteo Galiazzo
Caro Matteo, come ti avevo scritto via mail ho comprato tre giorni orsono il tuo nuovo libro Sinapsi-opere postume di uno scrittore ancora in vita e ora ti scrivo cosa ne penso mentre ancora lo sto leggendo. Posso già scrivere cosa ne penso perché come sai ho sempre letto i tuoi libri fin dal tuo … Continua a leggere
Una faccia cagnazza: sul Gadda milanese
Si parla sempre meno di Gadda. I suoi libri affiorano con pericolosa frequenza tra gli almanacchi e i ricettari dei bibliofili di Corso Magenta, che con pietas ambrosiana collezionano cataste di cultura e frivoli annali di una tipografia sprofondata—carabattole pazientemente sottratte a un decennio di stolido paternalismo leghista. La «linea lombarda» di Dante Isella, che … Continua a leggere
“Diari newyorkesi” (rubrica di poesie e prose su New York): Il ‘ritorno’ di Anna Ruotolo
Anna Ruotolo prova una delicata sensazione di nostalgia per New York già prima di abbandonarla. Mentre ancora la sta attraversando, sa che presto la perderà. Le poesie che nascono da questo viaggio sono, dunque, segnate non tanto dall’estasi della scoperta, ma da un velato smarrimento causato proprio dalla consapevolezza della breve bellezza di quei momenti … Continua a leggere
“MAGNUS”, Sylvie Germain
Capita di rado di cominciare a leggere un libro e ritrovarsi a chiuderlo, senza essersi mai fermati, solo dopo essere giunti alla fine delle sue duecento pagine, lette con grande piacere e curiosità, esaurite con quel pizzico di amarezza che segna la fine di ogni cosa bella. Capita invece spesso in Italia che, nel marasma … Continua a leggere
Albert Camus e Valeria Turra: lo specchio dell’assurdo
di Luca Ormelli «Secondo Eraclito, la dismisura è un incendio. L’incendio avanza, Nietzsche è superato. L’Europa non filosofeggia più a colpi di martello, ma di cannone. Però la natura è sempre lì. Alla follia degli uomini contrappone i cieli calmi e le proprie ragioni» [Albert Camus, L’estate] (1). Un lezzo inconfondibile di putredine si leva … Continua a leggere
Franco De Faveri, “Venezia bianca”, Venezia, Marsilio, 1977
di Bruno Nacci Quando uscì da Marsilio nel 1977 il romanzo Venezia bianca di Franco De Faveri, italianista in Germania ma anche germanista in Italia, allievo di Ladislao Mittner, poteva già essere considerato un frutto fuori stagione di quella lunga e incerta affermazione dello sperimentalismo (l’ennesimo) con tentazioni gauchiste che fu il Gruppo ’63. L’anno … Continua a leggere
“Artemisia” al crocevia dei tempi
Aurora Dell’Oro Una donna pittrice vissuta a cavallo tra XVI e XVII secolo; una donna scrittrice e raffinata conoscitrice di pittura, testimone della Seconda guerra mondiale; un manoscritto, perso nella devastazione incomprensibile della rovina di una città. È di questa materia che si sostanzia “Artemisia”, romanzo scritto da Anna Banti (pseudonimo per Lucia Lopresti) e … Continua a leggere
Vincenzo Di Maro, “La fine dell’opera”, Falloppio (Co), LietoColle, 2011
di Sebastiano Aglieco Finisce l’opera e il teatro: il loro senso. Niente più riti sociali, “il senso riposante – beneducato e torbido – di una società” p. 15. Il teatro dell’opera subisce un restauro di facciata: “Aria di fatiscenza (…) L’ultimo spettacolo qualche decennio fa. Butterfly, pare di ricordare”, p. 15. Il soprano “vera virtuosa, … Continua a leggere
Giacomo Sartori, “Anatomia della battaglia”, Milano, Sironi, 2005
Cos’è Anatomia della battaglia di Giacomo Sartori? È di certo un’opera da assegnare alla categoria dell’autofiction, genere in cui l’opera « vuole presentarsi come un ‘vero’ romanzo che è però allo stesso tempo una ‘vera’ autobiografia, oppure, […] nessuno dei due, anzi, un nuovo genere […]»[1]. Ma questa definizione è, in realtà, insufficiente, perché, più che … Continua a leggere
Tiziano Salari, “Essere e abitare. Da New York a Parigi. Dialogo sulla poesia e le metropoli”, Bergamo, Moretti e Vitali, 2010
di Sebastiano Aglieco Suggerirei di incominciare a leggere questo libro a partire dalla famosa dichiarazione leopardiana sulla doppia vista, citata da Tiziano Salari a pag. 251: “All’uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io sono vissuto gran tempo, sentendo di continuo e immaginando, il mondo e gli oggetti sono in certo modo doppi. Egli vedrà cogli … Continua a leggere
Stare sul pezzo: The Pale King – il capitolo 19
di Daniela Matrònola A proposito di The Pale King (romanzo postumo di David Foster Wallace pubblicato negli Stati Uniti lo scorso aprile da Little, Brown and Company grazie alla curatela dell’editor Micheal Pietsch), c’è un aspetto del libro che vorrei affrettarmi a segnalare: non posso fare a meno di notare, sulla base della stretta attualità … Continua a leggere
Carlo Carabba, “Canti dell’abbandono”, Milano, Mondadori, 2011
di Daniela Matrònola* Dopotutto questo titolo, Canti dell’Abbandono (l’autore è fresco vincitore del Premio Carducci 2011), alla riprova della lettura del libro, sottile e denso, è una variatio sul tema del transito tra due condizioni o stati dell’essere (capiamo in modo più pungente avendo lasciato i suoi sali a decantare e depositarsi in modo stabile al cuore … Continua a leggere
Viaggio a Termini nella notte: la “Zona” di Mathias Énard [o Here Comes Everyman]
di Luca Ormelli «[…] la vita può assomigliare al brutto dépliant di un’agenzia di viaggi, Parigi Zagabria Venezia Alessandria Trieste Il Cairo Beirut Barcellona Algeri Roma, o a un manuale di storia militare, conflitti, guerre, la mia, quella del Duce, quella di Millán Astray il legionario guercio o ancora prima quella del 1914 e così … Continua a leggere
Vera Lúcia de Oliveira, “La carne quando è sola”, premessa di Paolo Valesio, prefazione di Alessio Brandolini, Firenze, Società editrice fiorentina, 2011
di Sebastiano Aglieco Le cose, a volte, sono belle e felici: “il mare azzurro d’estate il vento/fra i corridoi il bianco delle case illuminate dal sole”, p. 15. Poi, improvvisamente, esse “si mettono a soffrire, “come se si fossero pentite della loro felicità”. Ecco allora il regno della caducità e dello sfiorire; nemmeno l’amore si salva, … Continua a leggere
Dhalgren
Ci sono libri, nella storia della letteratura, di cui ciclicamente si torna a parlare senza che mai raggiungano quella larga diffusione tra i lettori che alcuni appassionati lettori, quasi con ostinazione insensata, sono convinti che sarebbe naturale e doveroso che raggiungessero. Ci sono ovviamente libri che sfuggono a qualsiasi tipo di etichetta che il mondo … Continua a leggere