a cura di Marco Sonzogni
Rimario, rubrica a cura di Marco Sonzogni, accoglie testi inediti di autori emergenti e affermati che nella loro scrittura esplorano l’uso della rima. Si invitano proposte di massimo 5 testi. Gli autori che verranno pubblicati saranno rappresentati da un solo testo. Contatti: Marco.Sonzogni@vuw.ac.nz
Inedito di Barbara Bracci*
TERRAFIGLIA
Il distillato d’occhi dei nonni
mi bagna il capo
solo molti anni – e tanti sbagli –
dopo. Mi battezza
(cresimandomi)
la terra
quando la forbice materna
del cesareo scuce la sua crosta
il suo apparato millenario
E mi rimette al mondo,
un mondo acquario
– fuori onda -, stagioni
che si fondono nel magma.
Allora, lei, la Terra chiama
– Mamma! –
E tocca a me
dopo tanto battere,
rinascerla,
levarla,
così ritrovando,
il primo vagito,
l’antico pianto.
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*Barbara Bracci è direttore artistico dell’associazione Casapoesia. Ha pubblicato le raccolte Libra e Avena (quest’ultima scritta insieme a Costanza Lindi) e all’interno di numerose antologie. Ha dedicato la sua tesi di laurea magistrale a uno studio sperimentale intitolato: “Poesia e marketing in Italia: problemi e prospettive“. Fa parte del “Gruppo Letterario Women@Work” ed ha curato la prefazione di diverse sillogi poetiche. Ha collaborato a progetti poetico-letterari come il sito “Vir-Us”, “La Biblioteca d’Oro”, “Collettivo Idra”, “Il Biblioteradio”. Ha curato, per il portale Umbriatouring, la rubrica “I luoghi della poesia”. Il suo blog personale, il Poesiabar, è un caffè virtuale dove si discute di poesia.
Barbara Bracci con questa poesia ridisegna il “suo” mondo. E’ la terra il fulcro delle sue attenzioni, il luogo naturale da cui parte per ridefinire il proprio percorso di scavo interiore, di empatia verso il reale. L’autrice evoca gli elementi e ne considera gli aspetti dinamici e materici. Appare cosi’ quell’immagine bellissima del “mondo acquario”, espressione del corpo e della mente che nascono, si fondono e vengono alla luce, affidati all’invocazione materna. La poetessa e’ dunque testimone della maternita’ universale e protagonista della ricerca esistenziale sottesa a “il primo vagito, l’antico pianto”.